Posa e manutenzione del parquet
CONTROLLI E AVVERTENZE… “PARQUET: DALLA FABBRICAZIONE ALL’USO…”
Un pavimento a base di legno, detto anche parquet, è realizzato con elementi singoli di posa in legno duro naturale (detto tradizionale) o, sempre più, con elementi multistrato costituiti da due o tre strati (impropriamente detti “prefiniti” che, se realizzati con cura, competenza e professionalità, presentano caratteristiche costruttive, tecniche e qualitative migliori rispetto agli elementi “tradizionali”, esaltando così le qualità innate del legno duro naturale nonché le sue proprietà tipiche e sempre uniche.
Original Parquet SpA non lascia nulla al caso: tutto è studiato a fondo, contemplato e tenuto in considerazione per produrre elementi di posa stabili, performanti e durevoli, che possano anche vantare una qualità testata e provata. Azioni e attività, che trovano il loro valore aggiunto nella valorizzazione della manifattura, svelandola e distinguendola facendo emergere creatività, design e stile ai massimi livelli…insomma la qualità del “Made in Italy”.
Tutti gli elementi di posa con struttura in multistrato sono costituiti da uno strato superiore di legno nobile nobile e da uno o più strati aggiuntivi di materiali a base legno incollati tra loro nel rispetto delle più severe norme tecniche europee vigenti.
Ciò che li caratterizza e li rende speciali è l’accurata scelta delle materie prime, l’accuratezza con cui vengono trattate e la precisione del processo di lavorazione e verniciatura-finitura. Una costante cura artigianale che fa sì che ogni singolo elemento prodotto garantisca sempre prestazioni eccellenti nel pieno rispetto dei più severi requisiti prestazionali previsti dalle normative europee.
CONTROLLI IN CORSO DALLA PRODUZIONE ALL’UTILIZZO
Original Parquet SpA, forte della sua forte tecnica ed esperienza accumulata in diversi decenni di attività, nonché per esaltare la cultura e lo stile del “Made in Italy”, si è sempre impegnata a produrre elementi di posa per ogni possibile utilizzo solo dopo aver eseguito la necessari controlli e prove per dimostrare la qualità, l’accuratezza delle fasi di lavorazione-finitura e, non da ultimo, la corretta informazione ai propri clienti.
Il tutto è seguito, passo dopo passo, da attenti e continui controlli prima che il prodotto venga meticolosamente imballato e imballato per la spedizione, senza mai tralasciare la documentazione prevista da Leggi, Direttive e Regolamenti nazionali e comunitari per oggettivare e dimostrare in modo univoco e chiaro la reale qualità della sua prodotti.
In sostanza… un check-up continuo e quotidiano per dimostrare sempre di più la nostra volontà di continuare a migliorare, non solo come azienda, ma anche la qualità dei prodotti che offriamo, in modo unico e indipendente.
CONTROLLI, AVVERTENZE E CONSIGLI
Le verifiche tecniche sono molto utili per garantire ai nostri clienti il miglior utilizzo e mantenimento, nel tempo, delle prestazioni degli elementi in legno forniti.
VERIFICHE PRELIMINARI AMBIENTALI DI INSTALLAZIONE
Prima di posizionare i bancali con gli elementi da posare e prima della posa del parquet, è necessario effettuare una serie di verifiche e sopralluoghi preliminari per accertare l’idoneità del sito e le condizioni ambientali delle zone dove verranno posati gli elementi in legno.
Verificare l’esistenza della porta di ingresso e che siano stati installati gli infissi e assemblati i relativi vetri.
Verificare che la tinteggiatura sia stata completata e che la pittura si sia asciugata, soprattutto nel caso in cui sia necessario installare elementi già finiti presso la struttura aziendale.
Se invece si vogliono posare elementi prelevigati o grezzi, è necessario verificare che le pareti siano state tinteggiate, esclusa l’ultima mano, che verrà applicata dopo la posa del parquet e prima di carteggiare i letti a pavimento e applicare l’ultima mano. mano di finitura.
Verificare che siano state completate tutte le altre opere edili e di finitura quali, ad esempio, opere murarie, sanitari e così via.
Verificare con un idoneo misuratore specializzato (igrometro) che l’umidità relativa dell’ambiente sia compresa tra il 45% e il 65% anche perché potrebbe risentire negativamente di recenti tinteggiature murali, di un clima esterno troppo umido o di un cattivo isolamento termico.
Verificare che la temperatura interna delle zone di posa degli elementi sia il più uniforme possibile e compresa tra 15°C e 24°C perché temperature più o meno elevate favoriscono la generazione di anomalie durante la posa degli elementi in legno, l’essiccazione di adesivi e eventuali vernici di finitura.
Verificare che la temperatura dei locali in cui vengono posati gli elementi possa essere considerata il più possibile simile a quella dei locali ubicati sottostanti, tutto l’anno ma soprattutto in inverno. In assenza delle suddette condizioni, è indispensabile proteggersi adeguatamente da eventuali formazioni di condensa a livello del supporto. Tipiche situazioni ad alto rischio da questo punto di vista sono rappresentate da ambienti riscaldati che si affacciano su porticati o garage non riscaldati o comunque locali che comunicano direttamente con l’esterno e, non ultimi, ambienti, specie se poco riscaldati o raffrescati, che sono sopra ambienti particolarmente caldi e umidi (es. saune, piscine coperte, palestre, ecc.). Pertanto, è necessario prestare particolare attenzione al posizionamento della barriera al vapore o dello scudo termico.
VERIFICHE DEL MASSETTO (SUPSTRATO).
Il posatore, ancor prima della posa degli elementi in legno, deve sempre assicurarsi che il piano di posa, ovvero il massetto (detto anche sottofondo) presenti le caratteristiche necessarie ed idonee che ne indichino l’idoneità a ricevere gli elementi da posare. I controlli da eseguire sono spesso semplici ma devono essere eseguiti con grande cura e attenzione perché fondamentali per la buona riuscita del pavimento in legno.
Planarità e Altezza
Verificare che non vi siano dislivelli o cedimenti e/o sporgenze sul piano di posa tali che l’adesivo applicato al supporto non permetta l’ancoraggio necessario del legno. Il metodo di verifica è semplice: posizionare un’asta metrica (bordo dritto) lunga 2 metri sulla superficie del massetto e assicurarsi che non vi siano cedimenti superiori a 2 mm. La suddetta verifica deve essere ripetuta più volte a seconda della superficie da pavimentare con il parquet.
Compattezza e Linee di Incisione
Queste verifiche sono necessarie perché bisogna essere certi che ci sia un sufficiente incollaggio superficiale e un’adeguata resistenza alle possibili sollecitazioni del futuro parquet. Il metodo per controllare eventuali linee di punteggio è molto semplice. Prova a incidere la superficie del massetto utilizzando un chiodo, generando una griglia ortogonale. Dopo aver pulito la griglia, osservare se sono comparse o meno scanalature o sbriciolature. Un buon massetto non deve in alcun modo sgretolarsi.
Avrai bisogno di un martello da 500 grammi per valutare la compattezza del supporto. Battere la superficie del massetto con il battente della mazza per vedere se genera crepe, fessure o segni. Un massetto è considerato idoneo se sulla superficie non sono presenti crepe, fessure e/o segni ma se si nota una di queste anomalie, o se durante la battitura fuoriesce polvere,
Non devono essere presenti fessure evidenti sul piano di posa in quanto possono portare a fenomeni localizzati di scarsa consistenza e/o cedimenti del supporto. Sono ammesse solo crepe, fessure e capillari derivanti dal fisiologico e naturale ritiro del massetto. Va da sé che eventuali fessure evidenti devono essere consolidate con prodotti idonei prima dell’installazione.
Umidità residua
È necessario controllare sempre l’umidità % del massetto perché molte delle proprietà del parquet dipenderanno da questo valore essenziale. Il contenuto di umidità % deve essere misurato in diverse zone della superficie complessiva di posa scegliendo le zone più critiche. Il numero dei controlli dipende da quanto è vasta la superficie da pavimentare con il parquet. Lo strumento da utilizzare è l’igrometro a carburo di calcio. Nel diagramma seguente sono riportati il numero dei controlli da effettuare ed il valore della % di umidità che il massetto non deve superare.
CONTENUTO DI UMIDITÀ % E NUMERO DI CONTROLLI DA ESEGUIRE (ESTRATTO DALLE NORME UNI 11371 E UNI 10329)
Spessore
Lo spessore del massetto è una caratteristica fondamentale per garantire che il parquet rimanga sempre stabile, che non assorba troppo il calore proveniente dall’impianto di riscaldamento integrato ed anche per ottenere la migliore adesione e adeguatezza dell’intero sistema. A tale scopo lo spessore del massetto sopra i tubi non deve mai essere inferiore a 30 mm e, nel caso di impianti radianti, per limitare la formazione di fessure è consigliabile annegare nel massetto una rete elettrosaldata avente maglia e diametro adeguati alla destinazione d’uso finale della pavimentazione.
È anche possibile posare un pavimento su un massetto di spessore non inferiore a 20 mm purché realizzato secondo il punto 4.2.1.4 della norma UNI 11371.
Per completezza di informazione la tabella seguente fornisce esempi di spessori di massetto previsti per le varie tipologie di massetti cementizi o speciali a base legno.
Pulizia
La pulizia deve essere eseguita accuratamente e con cura per garantire che il piano di posa sia esente da oli, cere, grassi, sostanze distaccanti, polvere, macchie di colore o vernice, residui di altre sostanze inadeguate o che possano compromettere l’adesività dei materiali utilizzati.
Resistenza meccanica Questa verifica è a carico dell’azienda che ha realizzato il massetto e ha lo scopo di valutare se il massetto aderisce in tutto il suo spessore, se è compatto e se ha una resistenza alla compressione sufficiente. L’azienda che produce il supporto è responsabile di questo controllo.
Qualora l’umidità e/o altre caratteristiche non fossero ritenute idonee o non rientrassero nei valori previsti dalla UNI 11371, si consiglia di rivolgersi ad aziende produttrici di finiture, fondi, sistemi consolidanti, livellanti, rasanti, promotori di adesione, impermeabilizzanti materiali isolanti, sgrassanti o deceranti per decidere quali utilizzare e come utilizzarli per ripristinare il massetto.
Per ogni ulteriore informazione si rimanda alla norma UNI 11371 che, tra l’altro, stabilisce che per l’accertamento della conformità del supporto, spetta all’installatore effettuare i controlli su: planarità, altezza, umidità %, fessurazioni, compattezza, rigature e pulizia. L’impresa che ha predisposto il massetto è invece responsabile del controllo dello spessore, dell’altezza, della planarità, della compattezza e della resistenza meccanica e deve quindi rilasciare, per tutto quanto sopra, la “dichiarazione di conformità” delle proprietà del massetto secondo la norma UNI 11371.
VERIFICA MASSETTO CON IMPIANTO RISCALDAMENTO/RAFFREDDAMENTO
Si tratta di substrati che sono stati ampiamente utilizzati negli ultimi anni perché riducono i consumi se ben calibrati e correttamente utilizzati. Se ti trovi in questa situazione, i controlli richiesti da eseguire sono i seguenti:
Prestare la massima attenzione nel rilevare l’eventuale presenza di materiali isolanti o schiarenti a cellula aperta come argilla espansa, vermiculite espansa e così via, perché caratterizzati da elevata capacità di ritenzione idrica.
Verificare che sia stato eseguito il corretto ciclo di preriscaldamento (shock termico) secondo le indicazioni specifiche del costruttore dell’impianto e che questo sia stato debitamente dichiarato.
La distanza tra il piano di posa ed i corpi scaldanti sottostanti non deve mai essere inferiore a 30 mm.
Nel caso di massetto cementizio l’umidità residua % non deve mai superare l’1,7%.
La temperatura del piano di posa non deve superare i 25°C – 26°C in modo che sul pavimento in parquet ci sia una temperatura non superiore a 22°C – 23°C.
Verificare le specifiche tecniche idonee precedentemente analizzate per il massetto.
CONTROLLARE LE SUPERFICI DI POSA ESISTENTI
Nel caso si stia posando su pavimenti esistenti che hanno subito particolari trattamenti superficiali (tipo cera o velatura), prima della posa degli elementi in legno con adesivo è necessario ruvidare il piano di calpestio con acido muriatico o con acqua e soda e poi raschiare per favorire l’ancoraggio e la presa dell’elemento in legno con l’adesivo.
PAVIMENTI IN CERAMICA O PIETRA
Prima di installare gli elementi in legno, verificare quanto segue:
Umidità % che deve corrispondere a quella prevista per i massetti cementizi (da 1,7% a 2%).
Solidità del pavimento esistente ovvero non devono essere presenti piastrelle sbriciolate, screpolate o rotte o piastrelle in graniglia di marmo.
Vincoli del pavimento al supporto; cioè che i singoli elementi aderiscano correttamente al supporto.
Capacità di presa del piano di posa esistente. In altre parole, determinare l’adeguatezza tra il materiale del pavimento esistente e l’adesivo che verrà utilizzato per incollare gli elementi in legno.
PAVIMENTI IN PVC, LINOLEUM E MOQUETTE
Oltre a quanto sopra indicato, occorre prestare molta attenzione alla rimozione meccanica di ogni traccia di vecchi adesivi. Se alcune tracce non possono essere rimosse, dovrai utilizzare un tipo di adesivo compatibile con i residui in modo da evitare il rischio di reazioni chimiche che potrebbero influire negativamente sull’adesione dell’adesivo stesso.
PAVIMENTI IN LEGNO
Questi pavimenti sono solitamente una buona superficie per la posa di nuovi pavimenti in legno ma, in aggiunta a quanto sopra indicato. dovrai determinare e verificare che:
Il vecchio parquet aderisce bene al supporto.
Non sono presenti elementi eccessivamente tarlati o che presentino tracce di umidità. In tal caso sarà necessario rimuoverli e ripristinare la superficie di posa prima della posa del nuovo parquet.
Si consiglia di posare i nuovi elementi in senso ortogonale o inclinato di 45 gradi rispetto alla direzione della pavimentazione in legno esistente.
ALCUNE AVVERTENZE E CONSIGLI PER LA POSA DEL PARQUET CON ADESIVO
Prima di installare gli elementi in legno con la tecnica dell’incollaggio, prestare la massima attenzione a:
- Conservare i pacchi al chiuso all’interno di locali protetti da condizioni meteorologiche avverse.
- Isolare i pacchi da terra e impilarli in modo che non si deformino.
- Posizionare i pacchetti degli elementi all’interno dei locali dove devono essere installati.
- Assicurarsi che l’umidità e la temperatura dell’ambiente abbiano raggiunto i livelli appropriati, ovvero: umidità relativa dell’aria compresa tra 45% e 65% e temperatura tra 16 e 24°C.
ALCUNE AVVERTENZE E CONSIGLI PER LA POSA DEL PARQUET GALLEGGIANTE
Prima di installare gli elementi con la tecnica flottante, prestare la massima attenzione a:
- Eseguire i controlli analizzati per i massetti.
- Stendere il foglio di polietilene sulla superficie del massetto. Si consiglia di sovrapporre e nastrare i teli per circa 100 mm e proseguire nelle pareti per un’altezza non inferiore al battiscopa.
- Stendere le lastre oi rotoli di materassino termo-acustico come specificato dal produttore.
- Man mano che si posano gli elementi in legno, inserire dei cunei in plastica o legno tra gli elementi in parquet e il perimetro della stanza esattamente dove si trova il giunto di dilatazione perimetrale richiesto, la cui larghezza deve essere compresa tra 8 e 10 mm. I cunei vanno rimossi dopo circa uno o due giorni a seconda delle condizioni di umidità; se l’umidità è elevata, rimuoverli dopo alcune ore.
- I singoli elementi in legno vengono uniti stendendo un pochino di colla sulla parte inferiore del cuneo femmina.
- L’adesivo dovrebbe essere costituito da colla vinilica.
- Se le pareti della stanza in cui si posano gli elementi in legno sono diritte, si parte dall’angolo opposto alla porta come avviene normalmente quando si rivesti il pavimento con le piastrelle.
- Gli elementi si incastrano al limite fino a fermarsi contro un pezzo di scarto su cui viene lasciato intatto il cuneo maschile o femminile (a seconda delle necessità). Se possibile, usa attrezzature adeguate per aiutarti a “tirare” il pavimento.
- L’eventuale colla che fuoriesce dalle fughe deve essere prontamente rimossa con una spugna inumidita con acqua.
- L’ultimo elemento di una fila può essere posato semplicemente utilizzando un mazzuolo.
ALCUNE AVVERTENZE E CONSIGLI PER LA POSA DEL PARQUET SU PANNELLI IN LEGNO
Per installare elementi in legno su un supporto costituito da vari tipi di pannelli di legno (ad esempio multistrato, OSB), assicurarsi di:
- Eseguire i controlli analizzati per i massetti.
- Si sconsiglia l’utilizzo di pannelli in legno come sottopavimento dove è presente un impianto di riscaldamento a pavimento in quanto ciò aumenterebbe notevolmente l’isolamento termico riducendo le prestazioni del sistema.
- Stendere sulla superficie del massetto un doppio foglio di polietilene. Sovrapporre le lastre per circa 100 mm e proseguire nelle pareti per almeno 100 mm e comunque non inferiore all’altezza del battiscopa.Lo spessore dei pannelli da posare deve essere di 20 mm e sfalsato secondo una regolare geometria di posa rettilinea.
I pannelli possono essere ancorati al supporto versando accuratamente una resina impermeabile (es. - poliuretano) nel foro dove verranno fissati i pannelli.Lo schema di posa degli elementi deve essere obliquo o trasversale a quello dei pannelli per evitare che si sovrappongano ai punti di giunzione degli elementi con i punti di giunzione tra i pannelli.
- Lasciare un giunto perimetrale in modo che i pannelli non tocchino le pareti.
VERIFICHE PER PARQUET INSTALLATI CON LA TECNICA DI INCOLLAGGIO
Tenendo presente che una valutazione del pavimento in legno viene effettuata ad altezza testa e con luce proveniente da dietro, le verifiche tecniche da effettuare una volta posato il parquet sono le seguenti:
- Incollaggio Il controllo viene effettuato utilizzando un mazzuolo da 500 grammi con testa in plastica rigida per identificare le zone con un suono cavo, il che significa che non c’è adesione e/o presa tra l’elemento in legno e il massetto sottostante. La suddetta azione di martellatura deve essere eseguita su tutta la superficie del parquet. L’incollaggio si considera idoneo se nessuno degli elementi controllati ha prodotto suoni sordi per una lunghezza superiore al 20% della lunghezza dell’elemento e se nessuno degli elementi posati presenta tracce di adesivo sui lati e sulle teste.
- Planarità Tale verifica si effettua posizionando un’asta rigida (bordo dritto) della lunghezza di 2 metri su diverse posizioni della superficie pavimentata con il parquet ed utilizzando dei cunei con scala millimetrica da inserire negli eventuali interstizi tra la superficie del parquet e il asta rigida. La planarità è considerata idonea se nessuna misura in nessuna posizione del parquet supera la freccia di 2 mm.Allineamento degli elementi Tale verifica si effettua posizionando sulla superficie del parquet un’asta rigida (bordo diritto) della lunghezza di 2 metri in direzione della geometria di posa ed utilizzando un calibro da 1/20 mm. L’allineamento si considera regolare se lo sfalsamento massimo tra l’asta rigida ei lati o il bordo degli elementi è inferiore a 1 mm, se la posa è a andamento rettilineo irregolare o regolare, ea 0,5 mm se la posa è a spina di pesce. Nel caso di elementi di lunghezza superiore a 150 mm, il disegno sfalsato si considera regolare se è minore o uguale allo 0,2% della larghezza del singolo elemento posato.
- Complanarità tra piani adiacenti Nel caso in cui sia presente un pavimento in parquet con pavimentazione attigua di materiale diverso, la complanarità tra i due piani deve essere verificata mediante un comparatore munito di appoggio e piano terra rigido. La complanarità si considera adeguata se lo sfalsamento tra i due livelli di pavimentazione è minore o uguale a 2 mm.
- Giunti di dilatazione Questo controllo viene effettuato utilizzando un metro flessibile o rigido (precisione 1 mm); verificare sia i giunti perimetrali, sia quelli intermedi, sia quelli nelle zone limitrofe tra locali attigui (es. davanzali). I giunti perimetrali sono ritenuti adeguati se larghi almeno 8 mm e mai superiori allo spessore del battiscopa (se lo spessore degli elementi è inferiore o uguale a 10 mm la larghezza dei giunti perimetrali può essere ridotta a 6 mm). I giunti intermedi sono ritenuti idonei se larghi 8 mm e non più larghi di quanto previsto in progetto mentre i giunti di dilatazione in zone limitrofe tra locali adiacenti sono ritenuti idonei se di larghezza compresa tra 5 e 8 mm.
- Per ogni ulteriore e più dettagliata informazione si prega di consultare la norma tecnica UNI 11368-1.
- Di seguito sono riepilogati altri semplici e comuni controlli e avvertenze che sebbene non siano regolati da normative ma influiscano direttamente sulla qualità della posa di un pavimento in parquet:
- Evitare di realizzare parquet con forti contrasti di tonalità chiare e scure del legno, molto spesso causati dalla mancanza o dall’errata miscelazione dei colori e/o dal disegno degli elementi in legno posati.
Evitare il più possibile l’utilizzo di stucco e collante sui fianchi e sulle testate degli elementi posati. - Se è necessario proteggere il parquet, non ricoprirlo con teli di plastica o cartone ma utilizzare teli in tessuto non tessuto traspirante.
- Se è necessario rifinire la superficie in loco, fare attenzione a non rigarla o ammaccarla.
- Se si posa il parquet in ambienti di grandi dimensioni, prevedere un giunto di dilatazione intermedio almeno ogni 10 metri parallelamente alla venatura del legno e ogni 30 metri nel senso della lunghezza.
- Si consiglia una fuga perimetrale di circa 10 mm per dimensioni del pavimento superiori a 6mX6m.
- Se possibile, gli elementi devono essere posati per tutta la lunghezza della stanza in modo da ridurre al minimo i giunti di testa tra gli elementi.
VERIFICARE PARQUET CON ELEMENTI INSTALLATI CON LA TECNICA FLOTTANTE
A differenza dei parquet incollati, i controlli da effettuare per queste tipologie di parquet si possono così riassumere:
- Planarità La metodologia è simile a quella stabilita per i parquet posati con adesivo e il pavimento in legno è considerato idoneo solo se non sono presenti frecce maggiori di 3 mm in nessuna delle posizioni di misura.
- Flessione elastica Questa verifica viene effettuata utilizzando specifiche apparecchiature di prova dotate del sistema di misurazione dell’applicazione del carico e della deflessione. A seguito del carico applicato, pari ad un peso di 15±0,75 kg, il parquet si considera idoneo se i valori registrati sono inferiori o uguali a 0,8 mm in ciascun punto di misura.
- Aperture tra gli elementi della pavimentazione La verifica della presenza di eventuali aperture tra gli elementi della pavimentazione in legno o parquet viene effettuata mediante uno spessimetro da 0,20 mm, tenendolo ad una distanza di 75 mm dalla testa di penetrazione. Le aperture tra gli elementi si determinano cercando di inserire lo spessimetro in 13 posizioni tra elementi contigui senza applicare una forza in grado di deformarlo. Il parquet è da ritenersi idoneo se lo spessimetro non penetra tra gli elementi per più di 1 mm in nessun punto delle posizioni di misura.
- Verifica dislivelli tra piani adiacenti Nel caso in cui sia presente un pavimento in parquet con pavimentazione attigua di materiale diverso, la complanarità tra i due piani deve essere verificata utilizzando un comparatore munito di appoggio e piano terra rigido. La complanarità si considera adeguata se lo sfalsamento tra i due livelli di pavimentazione è minore o uguale a 2 mm, salvo diverse esigenze progettuali.
- Verifica dei giunti di dilatazione Questa verifica si effettua con un metro flessibile o rigido (precisione 1 mm); verificare sia i giunti perimetrali, sia quelli intermedi, sia quelli nelle zone limitrofe tra locali attigui (es. davanzali). I giunti di dilatazione perimetrali sono idonei se larghi almeno 8 mm e non più spessi in nessun punto della base del battiscopa; gli intermedi sono da ritenersi idonei se larghi almeno 8 mm e non superiori a quanto previsto in fase progettuale mentre gli intermedi ai davanzali di separazione tra locali attigui sono da ritenersi idonei se la larghezza è compresa tra 5 e 8 mm.
- Verifica della finitura degli elementi da ultimare in cantiere Tale verifica è visiva e la finitura è considerata idonea se la pittura non presenta sovrapposizioni o se sono presenti solo elementi isolati contenenti tracce di impurità (quali: polvere atmosferica, fibre e setole di spazzole) e se non ci sono occhi di pesce causati da residui di silicone sulla superficie del pavimento prima della fase di finitura.
- Per ogni ulteriore e più dettagliata informazione si prega di consultare la norma tecnica UNI 11368-2.
Di seguito sono riepilogati altri semplici e comuni controlli e avvertenze anche se non regolati da normative ma influiscono direttamente sulla qualità della posa in opera di un parquet flottante:
- Evitare di realizzare parquet con forti contrasti di tonalità chiare e scure del legno, molto spesso causati dalla mancanza o dall’errata miscelazione dei colori e/o dal disegno degli elementi in legno da posare.
- Eliminare tracce di adesivo dai fianchi e dalle teste degli elementi posati.
- Se è necessario proteggere il parquet, non ricoprirlo con teli di plastica o cartone ma utilizzare teli in tessuto non tessuto traspirante.
- Se è necessario rifinire la superficie in loco, fare attenzione a non rigarla o ammaccarla.
- Se si posa il parquet in ambienti di grandi dimensioni, prevedere un giunto di dilatazione intermedio almeno ogni 10 metri parallelamente alla venatura del legno e ogni 30 metri nel senso della lunghezza.
- Si consiglia una fuga perimetrale di circa 10 mm per dimensioni del pavimento superiori a 6mx6m.
- Se possibile, gli elementi devono essere posati per tutta la lunghezza della stanza in modo da ridurre al minimo i giunti di testa tra gli elementi.
- l parquet preverniciato può essere pulito la prima volta due giorni dopo la sua posa mentre per i parquet finiti in opera la prima operazione di pulizia va effettuata non prima di sette giorni dopo la posa.
ALCUNI AVVERTENZE DOPO L’INSTALLAZIONE
Il periodo che va dalla fine della posa del parquet al momento del trasloco delle persone che abiteranno la residenza è molto importante perché durante questo periodo il parquet inizia a stabilizzarsi alle condizioni idrotermali dell’ambiente.
Tali condizioni, se non perfette, possono favorire l’insorgere di anomalie quali: fessure, capillari e crepe dovute al ritiro del legno; sollevamento, affondamento e/o distorsioni dovute a rigonfiamenti anomali del legno.
Ci sono difetti che possono essere evitati se si rispettano alcune semplici regole pratiche, come ad esempio:
- Mettere uno zerbino pulito all’ingresso della residenza.
- Pulire correttamente le suole delle scarpe sullo zerbino.
- Pulire adeguatamente la superficie del parquet con detergenti consigliati dal produttore degli elementi o utilizzando uno straccio inumidito con acqua tiepida.
- La temperatura non deve mai essere inferiore a 15° C e mai superiore a 24° C a 25° C.
- L’umidità relativa dell’aria non deve mai essere inferiore al 40% e mai superare il 65%.
- Se le stanze sono lasciate vuote e per un po’ di tempo non ci abita nessuno, non coprire il parquet.
- Assicurarsi che l’aria sia scambiata e che ci sia una ventilazione sufficiente per consentire al parquet (e non solo) di respirare.
- Non appoggiare sul parquet pesi, pacchi o quant’altro che impedisca la traspirazione del legno e che provocherebbe variazioni di colore e inevitabilmente differenze di colore.
- Si consiglia di applicare la mano di finitura alle pareti una volta posato il parquet. In caso contrario, proteggere temporaneamente la superficie calpestabile del parquet con teli traspiranti solo per il tempo necessario alla tinteggiatura delle pareti.
ALCUNE AVVERTENZE SULL’UTILIZZO DEL PARQUET
Affinché le prestazioni del parquet siano garantite per molti anni, è opportuno mettere in pratica alcuni semplici accorgimenti di buon senso quali:
- Mettere uno zerbino pulito all’ingresso della residenza.
- Pulire correttamente le suole delle scarpe sullo zerbino.
- Mantenimento della temperatura tra 16°C e 22°C e umidità relativa dell’aria tra il 45% e il 65%. Variazioni idrometriche ambientali rispetto ai predetti intervalli, e/o temperature inconsistenti di eventuali impianti di riscaldamento/raffrescamento a pavimento (sopra i 24°C), possono favorire la formazione di ritiri, perdite, disaccoppiamenti, cedimenti e/o mancanza di planarità della superficie , distacchi parziali e/o delaminazioni tra gli strati dell’elemento ligneo.
- Ventilare frequentemente le stanze.
- Non appoggiare pesi pesanti sul parquet, concentrati in piccole zone.
- Non coprire il parquet con tappeti per i primi mesi.
- Incolla dei feltrini sotto i piedi di sedie e mobili.
- La caduta di oggetti taglienti o diversamente appuntiti provoca rigature e ammaccature.
- La presenza di animali provoca la formazione di rigature, ammaccature, macchie e striature.
- Per quanto riguarda oggetti e mobili su ruote, assicurarsi che siano dotati di ruote in gomma per pavimenti in legno finiti con vernice, olio o cera.La caduta di braci e fiamme libere provoca ustioni.
I raggi ultravioletti cambiano nel tempo il colore e le tonalità dello strato nobile e dello strato di finitura del legno (effetto ossidazione).Un’umidità del legno troppo bassa lo fa restringere mentre un’umidità troppo alta lo fa gonfiare. - In caso di versamento di acqua o altri liquidi sul parquet, pulirli immediatamente con panni assorbenti e quindi pulire la zona macchiata con uno straccio leggermente inumidito con acqua.
- In estate assicurarsi che il sole non colpisca direttamente il parquet per diverse ore perché causerebbe sia microfessure che il cambiamento o alterazione del colore delle specie legnose.
- Se il parquet viene posato in cucina o in bagno, lavare il pavimento subito dopo l’uso con uno straccio inumidito con acqua e ben strizzato.
AVVERTENZE PER LA PULIZIA E L’ESECUZIONE DELLA MANUTENZIONE DEL PARQUET
Per mantenere inalterate nel tempo le proprietà e le prestazioni del parquet, si consiglia di mettere in pratica i seguenti semplici consigli:
MANUTENZIONE ORDINARIA
- Mettere uno zerbino pulito all’ingresso della residenza.
- Pulire correttamente le suole delle scarpe sullo zerbino.Rimuovere la polvere e pulire regolarmente il parquet utilizzando un aspirapolvere dotato di spazzole per parquet.
Per lavare e pulire il parquet utilizzare uno straccio inumidito con acqua e ben strizzato. - Per lavare e pulire il parquet puoi anche utilizzare un detergente neutro per pavimenti in legno, consigliato dal produttore degli elementi in legno posati.
- Se ritenuto necessario, il parquet può essere trattato periodicamente con prodotti protettivi a base di resine in dispersione acquosa, consigliati dal produttore degli elementi. Non utilizzare prodotti schiumosi o aggressivi.
Informazioni, a titolo esemplificativo, sulla frequenza di manutenzione dei parquet verniciati, oliati e cerati:
MANUTENZIONE SPECIALE
- Dopo anni e anni di uso quotidiano il parquet può risultare usurato, danneggiato o alterato di colore sia per l’esposizione alla luce che per il naturale fenomeno dell’ossidazione del legno. Per ravvivare la pavimentazione e riportare il legno allo stato originale, è possibile eseguire particolari manutenzioni alla superficie calpestabile attraverso i seguenti passaggi tipici:
- Sostituzione di eventuali elementi danneggiati.
- Levigatura della superficie calpestabile.
- Intonacatura, se necessario.
- Nuovo ciclo di verniciatura-finitura.
- Grazie al vantaggio che il parquet può essere rinnovato, restaurato e bonificato, garantirai il mantenimento delle prestazioni del parquet per molti anni ancora.
CONCLUSIONE
La naturale variazione del colore del legno, l’anisotropia, l’unicità e l’irripetibilità delle sue venature e della trama e del disegno sono caratteristiche che possono sembrare limitanti e negative ma in realtà sono più che positive perché identificano e caratterizzano il legno che, per queste specificità, è altamente apprezzato da architetti, designer, interior designer, decoratori d’interni e consumatori.
Tutto questo perché tutto è monitorato, controllato, ispezionato ed eseguito quotidianamente con cura, artigianalità ed esperienza in modo da poter caratterizzare ed evidenziare la forza intrinseca del legno e le qualità visive, sensoriali ed estetiche che sono i sogni di uomini e donne che cercano di addomesticare la tecnologia ingegnerizzando ciò che la natura non può fare.
Gli elementi di posa forniti per i pavimenti in legno testimoniano l’incessante applicazione dei pilastri di totale qualità nella spasmodica e continua ricerca di creare elementi in legno per parquet, che sono il risultato dell’attuazione dei nostri 10 comandamenti:
- Ideato con creatività, design e stile italiano.
- Progettato con uno studio di ingegneria pianificato.
- Composto da materie prime selezionate provenienti da fonti affidabili, nel rispetto dell’etica e dell’ecosostenibilità.
- Prodotto con impianti di produzione innovativi all’avanguardia e seguito durante tutto il processo produttivo con estrema maestria.
- Monitorato e sottoposto alle più rigorose verifiche previste dalle norme e dai regolamenti nazionali ed europei.
- Robusti, resistenti e durevoli perché soddisfano tutti i più severi requisiti prestazionali europei.
- Privo di sostanze tossiche, radioattività e contaminanti nocivi per la salute.
- Imballato con maestria e cura e spedito in tutta sicurezza.
- Marcato CE con l’approvazione di severi test effettuati da laboratori accreditati a livello europeo.
- Accompagnato da tutta la documentazione prevista da leggi, decreti e direttive, nonché utili consigli, avvertenze e controlli che, passo dopo passo, consentono di monitorare tutte le fasi e aiutano gli utenti a ottenere il meglio per soddisfare ogni singolo soggetto, privato o pubblico bisogno.
- Questo mix di passione, competenza, abilità e professionalità rappresenta l’attenzione e la cura che viene riservata ad ogni dettaglio, tipiche dell’eccellenza artigiana italiana.